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KPI per misurare l’efficacia delle tue iniziative di cybersecurity

Scritto da Nikola Talevski / 30.04.2025 /
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La cybersecurity non si riduce solo a firewall, antivirus o agli ultimi strumenti per rilevare minacce. Il rischio più grande per la tua organizzazione potrebbe essere proprio lì accanto a te… o addirittura potresti essere tu (tranquillo, non è una critica!). La verità è che l’errore umano è ancora la causa principale delle violazioni dei dati. Dipendenti che cliccano troppo facilmente, password riciclate, avvisi ignorati… ti sembra familiare?

Ed è proprio qui che entrano in gioco i KPI della cybersecurity. Non quelli noiosi da dimenticare in qualche foglio Excel, ma quelli che ti danno davvero un’idea chiara di quanto il tuo team sappia riconoscere un’email di phishing o segnalare un comportamento sospetto prima che diventi un problema serio.

Parliamo di indicatori chiave che misurano l’efficacia della formazione sulla sicurezza informatica e la consapevolezza del rischio.

Perché le metriche contano: Le persone restano l’anello più debole (e più importante)

Il Data Breach Report di Infosecurity ha evidenziato un dato impressionante: quasi il 95% degli incidenti di sicurezza informatica è dovuto a errori umani. Una percentuale davvero sorprendente.

Pensaci un attimo: basta un solo clic su un link sospetto per innescare una reazione a catena che può costare milioni, compromettere la reputazione dell’azienda e, se operi nel settore sanitario o finanziario, portare anche a gravi conseguenze normative. Anche se le difese tecniche riescono a intercettare molte minacce, non sono scudi magici: le persone rappresentano ancora l’ultima linea di difesa.

Ecco perché misurare quanto i tuoi collaboratori comprendano davvero i concetti base della sicurezza informatica non è più una scelta facoltativa. È diventato un requisito fondamentale.

Security Awareness Service Scheme EN

KPI essenziali per la cybersecurity

I KPI in ambito cybersecurity coprono un’ampia gamma di aspetti, dai tempi di risposta tecnica all’impatto economico. Ecco una panoramica dei più importanti:

  • Costo degli incidenti informatici: può sembrare scontato, ma è un indicatore potente che rivela quanto ti stanno realmente costando le violazioni.
  • MTTA (Mean Time to Acknowledge): misura la rapidità con cui il team individua una minaccia.
  • MTTR (Mean Time to Respond): indica quanto tempo passa prima che venga avviata un’azione concreta.
  • MTTR (Mean Time to Resolve): mostra quanto tempo è necessario per risolvere completamente il problema.

Tutti indicatori importantissimi, senza dubbio. Ma adesso soffermiamoci su un aspetto spesso trascurato: le persone. Questo articolo si concentra sui KPI della cybersecurity che permettono di valutare l’efficacia della formazione sulla consapevolezza in materia di sicurezza, perché è proprio lì che si concentrano molti dei rischi, ma anche delle opportunità.

KPIs for Security Awareness Effectiveness 

La formazione sulla sicurezza informatica non è un semplice obbligo da soddisfare una volta l’anno per conformarsi alle normative. È una questione di cambiamento comportamentale. Parliamo quindi dei KPI che ti permettono di capire se il programma sta davvero funzionando o se si tratta solo di rumore di fondo.

Tasso di clic nelle simulazioni di phishing 

Immagina di inviare un’email di phishing simulato al tuo team. Quanti cadono nella trappola?

Questo indicatore ti mostra chi è più vulnerabile e se la formazione precedente ha avuto un impatto concreto. Idealmente, questo numero dovrebbe diminuire nel tempo: puoi anche chiamarlo “Punteggio di rischio”. Un tasso di clic elevato indica un punto debole, che sia nella formazione, nella comunicazione o nella consapevolezza generale degli utenti.

Tasso di segnalazione degli incidenti

Quando i dipendenti notano qualcosa di sospetto, lo segnalano? Oppure ignorano la situazione e vanno avanti?

Questo KPI misura quanto il personale è proattivo. Un tasso di segnalazione in aumento (sempre che le segnalazioni siano fondate) è spesso segno di una maggiore consapevolezza e fiducia nel riconoscere le minacce. Inoltre, aiuta a ridurre i tempi di risposta e a contenere i danni.

Tasso di completamento della formazione

Se i tuoi dipendenti non portano a termine i corsi di formazione… beh, c’è un problema.

Il tasso di completamento è un indicatore base: serve per sapere chi sta partecipando prima ancora di valutare eventuali miglioramenti. Ma fai attenzione anche a chi si limita a “cliccare avanti” sulle slide: completare non è sinonimo di comprendere davvero i contenuti.

Tempo di segnalazione degli incidenti

Quanto tempo passa da quando qualcuno nota un’email o un’attività sospetta a quando la segnala?

Segnalazioni più rapide significano risposte più tempestive. Questo KPI collega direttamente la consapevolezza alla capacità di agire concretamente. Un ritardo nella segnalazione può offrire agli attaccanti un vantaggio cruciale.

Metriche di cambiamento comportamentale

Questa è forse la metrica più difficile da misurare, ma anche la più importante.

I dipendenti mettono davvero in pratica ciò che hanno imparato? Usano password più sicure? Verificano i link prima di cliccarli? Puoi monitorare questi aspetti attraverso test, analisi comportamentali o controlli a campione durante gli audit di sicurezza.

Perché una security awareness debole aumenta la vulnerabilità a phishing, malware e minacce interne 

Diciamolo chiaramente: anche con le migliori soluzioni di sicurezza, basta un clic sbagliato per compromettere tutto. Una formazione insufficiente ti espone a rischi come:

  • Attacchi di phishing: ancora oggi il principale vettore di violazioni.
  • Infezioni da malware: spesso causate da allegati o download sospetti.
  • Minacce interne: a volte involontarie, altre volte intenzionali.
  • Compromissione delle credenziali: ad esempio riutilizzo delle password o condivisione eccessiva di informazioni.

In settori come sanità o finanza, dove i dati personali circolano in grandi quantità, non si tratta solo di un rischio tecnico, ma anche legale. (Violazioni HIPAA, ne avete mai sentito parlare?)

Basta guardare ai casi di Change Healthcare, NHS o NPD. Le loro esperienze dimostrano come piccoli errori possano trasformarsi in violazioni di vasta portata.

Caso reale: Perché la security awareness fa la differenza

Vuoi un esempio concreto di consapevolezza sulla sicurezza che ha davvero funzionato? Qualcomm.

Avevano un gruppo di circa 1.000 dipendenti che, diciamolo, non erano proprio esperti nel riconoscere le email di phishing. Erano quelli più propensi a cliccare su link sospetti, insomma, il “gruppo a rischio”. Invece di ignorarli o proporre una formazione standard, Qualcomm ha deciso di puntare su un programma mirato e personalizzato, utilizzando Hoxhunt.

E il risultato? Sorprendente.

In soli nove mesi, questo gruppo ha ridotto del 75% il tasso di fallimento nelle simulazioni di phishing. Quattro volte meglio di prima. Da essere il punto debole della catena, sono diventati tra i più attenti. Una vera e propria trasformazione.

E non è stato un caso isolato: Qualcomm ha esteso il programma a livello globale e, complessivamente, i fallimenti nelle simulazioni sono calati di sei volte. Non era solo formazione, era un cambiamento culturale verso la sicurezza.

Caro lettore, se sei interessato ad altri casi studio, ecco altri 40 esempi su come il servizio di sicurezza informatica può rinforzare le difese.

Usare i KPI per rafforzare la cultura della sicurezza

Ecco il punto: la cultura della sicurezza non si costruisce con un semplice annuncio. Si sviluppa nel tempo, passo dopo passo, grazie a coerenza, visibilità e analisi dei dati.

Quando tieni d’occhio i KPI giusti, non stai solo spuntando una voce sulla checklist: stai realmente capendo dove il tuo team incontra difficoltà, così da adattare la formazione per colmare quei vuoti. Puoi creare simulazioni di phishing che riflettano eventi attuali o scenari aziendali realistici, con l’obiettivo di trasformare comportamenti reattivi in abitudini proattive.

E funziona. Uno studio recente di Keepnet Labs ha rilevato che le aziende con programmi di formazione continuativi hanno ridotto il tasso di clic su phishing fino al 70% in un anno. Non è teoria: è riduzione del rischio dimostrata.


Il servizio di sicurezza di Hornetsecurity rende tutto più semplice

Diciamolo chiaramente: monitorare manualmente tutti questi aspetti è un vero incubo. Fogli Excel? Roba vecchia. Affidarsi all’intuito? Un rischio enorme. Il servizio di sicurezza di Hornetsecurity elimina tutto il lavoro manuale e rende la gestione della consapevolezza sulla sicurezza molto più semplice.

Ecco come funziona:  

  • Formazione personalizzata: i contenuti vengono adattati in base ai dati sulle minacce in tempo reale e alle performance dei dipendenti. Niente più corsi generici uguali per tutti.
  • Dashboard in tempo reale: puoi visualizzare report e analisi dettagliate che mostrano chi sta facendo progressi, chi è in ritardo e su quali aree intervenire.
  • Aggiornamenti continui: poiché le minacce evolvono costantemente (e lo fanno davvero), la piattaforma aggiorna regolarmente i suoi contenuti per restare sempre un passo avanti rispetto agli attaccanti.
  • Pannello utente gamificato: accesso centralizzato all’e-learning con elementi di gamification per coinvolgere e motivare gli utenti.

È come avere un coach, una dashboard e un analista delle minacce, tutto in un’unica piattaforma.

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Conclusione: Perché misurare la consapevolezza sulla sicurezza è fondamentale

Una cosa è certa: l’errore umano è ancora oggi la principale causa delle violazioni informatiche. Ma non deve essere per forza così.

By tracking the right cybersecurity KPIs especially those tied to awareness training, you turn your workforce from a liability into a security asset and that’s not just good for compliance. It’s good for business. 

Monitorando i giusti KPI della cybersecurity, in particolare quelli legati alla formazione sulla sicurezza, puoi trasformare la tua forza lavoro da potenziale punto debole a risorsa strategica per la sicurezza. E non si tratta solo di rispettare le normative, si rivela anche un vantaggio competitivo.

Quindi, se il tuo obiettivo è ridurre i rischi, migliorare la prontezza e costruire una cultura aziendale in cui le persone sanno cosa cercare (e cosa evitare), comincia a comprendere ciò che conta davvero.

FAQ

Perché l’errore umano è così determinante nella cybersecurity?

Perché è alla base di quasi il 95% degli incidenti informatici. Basta un clic per causare danni gravissimi all’intera organizzazione.

Quali sono i KPI fondamentali per misurare l’efficacia della security awareness?

I principali KPI includono il tasso di clic nelle simulazioni di phishing, il tasso di segnalazione degli incidenti e le metriche sul cambiamento comportamentale. Questi indicatori mostrano se la formazione sta davvero dando risultati.

In che modo misurare la security awareness può migliorare il mio business?

Tracciando i KPI legati alla consapevolezza sulla sicurezza, puoi trasformare il tuo personale in una linea di difesa attiva contro le minacce, proteggendo il tuo business e rafforzando la reputazione dell’azienda in ambito sicurezza.

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